Braccio

Il lunedì sera al Pigneto è quasi tutto chiuso. O almeno, sono chiusi quasi tutti i locali che mi sono stati consigliati. La pioggia e il vento che c’erano la scorsa settimana, poi, contribuivano a uno scenario simil-post-nucleare, con quattro cani (di cui due eravamo noi) che si aggiravano per strade solitamente affollate.

Ma non deviamo: uno dei pochi locali aperti al Pigneto il lunedì notte quando piove e c’è vento è Braccio, un ristorante-wine bar piuttosto accogliente, articolato su tre piccole sale, per una trentina di posti (a occhio) complessivi.

Sin dall’inizio ci si sente coccolati, quando insieme al menu vengono offerti due piccoli pre-antipasti stuzzicanti, nel nostro caso un bocconcino di melanzane e un assaggio di quiche.

A seguire, come antipasti abbiamo scelto delle polpette di riso al pecorino su crema di zucca. Molto buona l’idea, un po’ meno l’esecuzione: le polpettine e la crema restano sostanzialmente slegati come sapori e come gusto. Accanto alle polpette abbia chiesto una porzione di patate fritte tagliate a mano e fritte come si deve. Mi piace questa nuova tendenza dei ristoranti romani a proporre le patate fritte “vere” tagliate sottili. I risultati sono altalenanti, ma Braccio ricade comodamente nel gruppo di quelli che sanno friggere.

A seguire, abbiamo saltato la pasta (ma segnalo che tra i piatti offerti alcuni sono di pasta fresca fatta in casa) e siamo passati direttamente al secondo: una porzione di rotolini di melanzane con patate e provola, molto gustosi ma molto (troppo?) conditi e una di saltimbocca alla romana davvero sfiziosi (anche se il top per me restano quelli di Palatium).

Da segnalare il ricco cestino di pane, di varie tipologie, bianco, integrale e condito, tutto fatto “in casa”.

Una nota negativa: la musica un po’ più alta di quello che giudico piacevole.

Una nota positiva: il Nero di Troia che abbiamo bevuto, di cui non mi sono segnato la cantina, approssimativo come sono.

Complessivamente, abbiamo pagato quasi 25 Euro a testa, vino escluso.

One reply on “Braccio”

  1. Dopo aver letto la tua recensione ho deciso di andarci con la mia ragazza.
    Abbiamo preso un tortino con alici ed agretti che mi è piaciuto abbastanza, polpette di carne al sugo (con un sugo un po troppo pesante), e un bel carciofo alla romana dove forse si erano scordati un po’ di olio durante la cottura.
    La mia ragazza ha preso gli involtini di melanzane ed una insalata di finocchi ed arance, non posso giudicare i suoi piatti perché non li ho assaggiati.
    Conto 50 euro, con una bottiglia d’acqua e un bicchiere di rosso incluso, ma senza dolce…..
    ci tornerei………. forse

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