UPDATE: ieri, 24 aprile 2010, abbiamo provato a prenotare e ci hanno detto che il Giardino del tè non è più aperto a cena ma solo a pranzo. Aspettiamo novità e speriamo che cambino presto idea.
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Ve lo dico ora, così poi potrò sparare in tranquillità i miei “Ve l’avevo detto!”: Il ristorante del Giardino del Tè (che si chiama A Tavola con Tè) avrà successo, tanto successo.
Sbrigatevi ad andare prima che diventi celebre e trendy, perché poi potrebbe diventare difficilissimo trovare posto e avreste sicuramente di che pentirvi!
L’intero menu proposto ruota attorno al tè, alle sue varianti e alle sue rielaborazioni. Tè come bevanda ma anche tè come ingrediente: ci voleva la passione e la competenza dei proprietari, che gestiscono da anni l’omonimo negozio ritrovo degli appassionati di mezza Roma, per riuscire nell’impresa di coniugare la delicatezza dell’antica bevanda con il gusto della cucina moderna. Se sono infatti entrato più con curiosità che con alte aspettative (“Una cena a base di tè? Mah!”), sono invece uscito satollo ed entusiasta.
Ma andiamo con ordine: il locale è piccolissimo, 12-15 posti a sedere, e luminosissimo, arredato con uno stile minimale ma pieno di gusto.
Sin dall’inizio siamo stati letteralmente coccolati da un servizio che direi perfetto: molto affabile e amichevole ma molto discreto, che ci ha condotto alla scoperta dei piatti proposti.
Gli antipasti sono “al bicchiere”. Teoricamente se ne dovrebbe prendere uno a testa, ma noi ci siamo sacrificati e li abbiamo provati tutti e quattro (è un lavoro duro, ma qualcuno deve pur farlo!). Sono uno più goloso dell’altro: la gustosa vellutata di piselli, mortadella croccante e orzo perlato, il cappuccino di patate allo zafferano, olive nere e peperoni arrosto curiosamente liquido e servito in una tazzina da caffè, la Crema di zucchine con mantecato di caprino emulsionato all’olio di oliva e concassé di pomodori vera e propria sinfonia di sapori delicati (sì, lo so, è una contraddizione, e allora? Il blog è mio e ci scrivo quello che mi pare!), per arrivare alla panzanella con burrata e alici marinate agli agrumi, ghiottissima rielaborazione di un classico della cucina povera.
Quanto alle portate principali, si tratta di piatti unici, ognuno proposto insieme a un particolare tè, il cui abbinamento è studiato per esaltare reciprocamente i sapori di pietanze e bevanda (se doveste essere esperti, cosa che io non sono, potrete abbinare a vostro piacimento scegliendo nell’ampia lista dei tè a corredo del menu).
Io ho provato l’insalata di pollo con mela Smith, patate fumé, fagiolini e misticanza, alla quale ho affiancato il tè Japan Genmaicha, nel cui infusore vengono aggiunti chicchi di riso tostato che danno un aroma caratteristico alla bevanda. Piatto squisito e molto estivo.
Ma mai quanto la scelta di Paola: Carpaccio di tonno affumicato con cous-cous, verdurine e perle di melone bianco, servito con del tè Japan Houjicha.
Freschezza è la parola che meglio descrive il suo piatto.
Arriviamo così ai dolci, io ho optato per una fonduta di cioccolato fredda con bocconcini di frutta. I bocconcini in questione sono pezzettini di melone, anguria e banana, da immergere in una ciotolina di ganache tiepida. Buona, ma inferiore al resto delle portate. Paola è invece andata sul “dolce speciale” della casa, il Tiramisù al tè Matcha, azzeccata reinterpretazione del tiramisù, nel quale al caffé della bagna e al cacao di copertura si sostituisce il tè verde, conferendo al dolce una delicatezza e una leggerezza tutta particolare.
Insomma, come si sarà capito, il Giardino del Tè mi ha entusiasmato. Un’unica nota: siate pronti ad aspettare un po’ per l’arrivo delle portate. Pur essendo il locale molto piccolo, infatti, tutti i piatti sono preparati completamente al momento; il tempo di attesa è comunque ampiamente ripagato dalla qualità del prodotto finito.
Il prezzo? Per me è stata una piacevolissima sorpresa: con 25 Euro a persona abbiamo fatto un pasto più che completo, dal doppio antipasto al dolce, bevande comprese.
Beh? State ancora qui a leggere?
ma… è proprio a 200 metri dalla mia facoltà!!! 😀 ci andrò! 🙂
grazie come al solito marco! :)))
mi hai incuriosito, salirò a roma in questo week end e credo che ci porterò la mia ragazza! grazie
Bene Riccardo!
Poi facci sapere come ti sei trovato!
Interessante come idea, ma guardando il sito web mi sà che hanno già alzato i prezzi 😀
Ciao!
Sono stato ieri sera al Giardino del Tè, dopo aver visto il tuo interessantissimo post.
E’ vero l’accoglienza e’ ottima e il posto piccolo (6 tavoli), ma curato. La signora e’ la proprietaria del negozio poco piu’ avanti che vende Tè e teiere e quant’altro.
In breve, la cucina e’ molto semplice e di qualita’, con cose sfiziose. Non va’ bene per chi cerca grosse portate e intingoli e sughi. Qui al contrario c’e’ la filosofia dello star bene. Il Te’ la fa da padrone e gli accostamenti sono molto azzeccati. Il pesce col Tè verde e la carne col Tè nero sono stati una sorpresa.
Da cornice la discrezione, la gentilezza e la cortesia.
Sul prezzo forse ho un po’ da ridire. Forse si paga un po’ troppo. Quasi 30 euro per due portate (poco ma di qualita’) e il Tè.
Il mio voto finale e’: 6,5
Se ritoccano un po’ i prezzi il voto sale di molto!