A tutti i patiti della festa di San Valentino, che ritengono che il 14 febbraio sia l’unico e il solo giorno dell’anno in cui è necessario dimostrare i sentimenti che si provano per la propria amata, dedico questo decalogo, che si rivelerà sicuramente prezioso per evitare di rovinare una così bella serata.
Il decalogo delle cose da non fare la serata di San Valentino:
- Tornare a casa ubriaco e addormentarsi sul divano con il cappotto ancora addosso
- Organizzare una partita di calcetto con gli amici
- Portarla a cena fuori e sedersi in un metro quadro in posizioni laocoontiche per evitare gomiti e ginocchia delle coppie vicine
- Portarla al Gianicolo, godersi le mille sfumature del tramonto, guardarla negli occhi e sussurrarle: “Ti amo, Brigida!”*
- Prepararle una cenetta romantica a base di pesce e frutti di mare e starnutire sul cocktail di scampi, indicando poi con gagliardo giubilo il ponte di muco che collega il proprio naso alla coppetta appena servira
- Andare a teatro e alla fine del primo atto accorgersi che ci si è dimenticati di passare a prenderla a casa
- Andare al cinema e a metà del primo tempo accorgersi che lei non ti stava porgendo il collo per essere baciata ma perché era voltata per baciare il vicino
- Comprarle un paio di orecchini in una lega alla quale lei non sapeva di essere violentemente allergica e passare il resto della notte al pronto soccorso con le orecchie di lei irrimediabilmente tramutate in quelle di Dumbo
- Tornare a casa con un mazzo di fiori, organizzare una cenetta intima, con le portate che lei più adora, poi prenderla per un braccio, sgombrare la tavola, strapparle i vestiti di dosso, strappare i propri ed essere colto da un incontenibile spasmo di diarrea
- … Questa azione è lasciata a voi, aggiungetela!
* azione da evitare solo nel caso in cui la fidanzata non si chiami Brigida
Non dimenticare nè oggi, nè tutti gli altri giorni dell’anno di quanto meraviglioso sia essere innamorati…anche se lontani
Melenso? Lo so, ma “non ci posso fare niente…”