In cerca di delizia e sollievo dopo una giornata di caldo opprimente, venerdì sera io e Paola ci siamo regalati una serata in un ottimo ristorante in zona Portuense: Le Tre Zucche.
Dico subito che il prezzo, circa 40 Euro a testa, è piuttosto elevato rispetto alla media di questo sito, ma fatto questo disclaimer, vi vado a raccontare la nostra cena.
Ho scoperto le Tre Zucche proprio ieri, leggendone sul blog di Puntarella Rossa (non lo seguite? Orsù, fatevi del bene!) e concordo pienamente con lui un po’ su tutto (ma non sull’indecifrabilità della Portuense: qui a roma ci sono deliri topografici ben peggiori! 😀 ).
Il ristorante si sviluppa in una sala interna arredata con molto buon gusto e in un piccolo dehors sul marciapiede con pochi tavoli, dove abbiamo scelto di cenare per goderci un po’ di fresco.
Essendo la nostra prima volta, abbiamo provato il Menu di degustazione, proposto a 29 Euro, che è stato davvero molto gustoso.
Siamo stati accolti con un cucchiaio di dadolata di cetrioli e primo sale, poi gli antipasti: Carpaccio di mozzarella di bufala con sorbetto di pomodoro e olio al basilico (ora, magari sono l’unico che non ha mai provato il sorbetto di pomodoro, ma come si fondeva i suo gusto delicato con le fettine di mozzarella è un qualcosa di indescrivibile); quindi una porzione di Parmigiana di melanzane, capesante, mortadella con frullato di pomodoro fresco, il contrasto tra la mortadella e le capesante può sembrare tale solo di primo acchito, in realtà i due sapori si esaltano vicendevolmente.
Per primo, Ravioli farciti di zucchine alla scapece e ricotta di pecora con pomodorini squisiti ma con un unico grande difetto: tre o quattro piccoli ravioli sono troppo troppo pochi! Anche se si considera che si tratta di un menu di degustazione, non si riesce a non rimanerci un po’ male…
Il secondo è stato forse il piatto che, insieme al carpaccio di mozzarella, mi è piaciuto di più: Medaglioni di coda di rospo in porchetta con cipolle rosse stufate al timo; il pesce, avvolto da una sottile fetta di pancetta e rosolato, era cotto alla perfezione, e le cipolle stufate di contorno si scioglievano in bocca.
Anche il dolce è stata una bella sorpresa, per l’equilibrio e la delicatezza dei sapori: Bavarese di pesche con riduzione di vino rosso e croccante alle nocciole.
Il pasto è stato accompagnato dal pane artigianale della casa, molto fragrante e saporito.
Da bere? Come sempre quando lo troviamo, Leone Tasca D’Almerita (15 Euro).
Un ottimo indirizzo, da tenere in considerazione per future incursioni gastronomiche!
Che delusione! Segnalato come al solito, oltre che da Secondo me, anche da amici di sport, sono arrivato alle Tre Zucche non con aspettative particolari ma sicuro del rapporto prezzo qualità. Prima di andare avanti, e concludere, vorrei anticipare che la serata risale a circa 40 gg or sono, ma avendo perso il conto e avendo dimenticato diversi particolari al momento ho soprasseduto: mi è risalita la botta dopo diverse altre cene dello stesso tenore in zona Monteverde (Retro Colli Portuensi, Osteria Pistoia, etc…) e così ho deciso di lasciare questo post: è mai possibile che la prima (o seconda, o terza, etcc tanto è uguale) trattoria di quartiere che prepare bene da mangiare, anche con ottima materia prima, riesca a portare un conto di 105 euro ad un tavolo da due? (2 antipasti, 2 secondi + 1, un dolce un vino bianco).
Salve a tutti sono sempre Andrea Leone e questa mia vuole “riaddrizzare”, almeno parzialmente, il post su Le Tre Zucche: nel precedente accomunavo il posto ad altri di Monteverde che mi avevano deluso, cosa che in effetti è successa anche alle Tre Zucche, ma Le Tre Zucche sono un Ristorante vero, con la R maiuscola; ritengo esagerato il conto che mi è stato presentato ma nulla a che spartire con Retro e Osteria Pistoia…