Era già qualche tempo che mi ero ripromesso di andare da Margarì, incuriosito da un commento che Serena, una lettrice di SecondoMe.com, aveva lasciato sulla recensione di Amalfi. Non vi scomodate a seguire il link. Il succo del discorso era: “Comunque, l’unica vera pizza napoletana DOC, a mio parere, resta quella di Margarì al Pigneto!”.
Do atto all’onestà di Serena, perché ha scritto “a mio parere”.
E allo stesso modo, dopo esserci stato, posso dire che quella di Margarì è, a mio parere, una tra le peggiori pizze che abbia mangiato nell’ultimo anno (non mi spingo oltre perché la mia memoria gastronomica non me lo consente…). E cercherò di spiegarvi anche il perché. Anzi, se c’è qualcuno che mi riesce a spiegare il successo di questa pizzeria, di cui si sente parlare molto, ne sarò, senza ironia, molto contento.
Inizio infatti con il sottolineare che la sala, che può ospitare un centinaio di coperti (credo che l’estate abbiano anche uno spazio esterno), era strapiena. I tavoli sono addossati gli uni agli altri, tanto che si potrebbe pensare di trovarsi in una delle tipiche pizzerie di Trastevere. Ma non è questo a dare fastidio, anzi, da’ un che di caratteristico al tutto.
L’arredamento è piuttosto spoglio, eccezion fatta per alcuni poster con pubblicità vintage e vecchie insegne della Coca Cola (che si vedono anche sui banner nel sito) e per i lampadari anni ’20 della Coca Cola che decorano una delle due sale.
Subliminalmente condizionati dall’ambiente, quando è arrivata la cameriera a chiederci coda desideravamo da bere, ci siamo avventurati in: “Una bottiglia di Coca Cola, grazie!”
Se fossimo stati in un film di Bela Lugosi o di Boris Karloff, la cameriera sarebbe esplosa in una risata demoniaca, prima di dirci, come ha fatto: “Coca Cola non ne abbiamo: solo Pepsi!”
Esterrefatti, proseguimmo.
Il menu è quello che ti aspetti da una pizzeria: fritti di ogni tipo, bruschette e pizze più o meno fantasiose. Una volta scelto cosa prendere, abbiamo aspettato che arrivasse il cameriere. Poi abbiamo aspettato. Per un quarto d’ora. Alla fine ci siamo quasi aggrappati alla maglietta per farci notare e farci prendere l’ordinazione: fritti misti e pizze per tutti.
Poi abbiamo aspettato. E poi abbiamo aspettato. E poi abbiamo aspettato.
Dopo 45 minuti sono arrivati i fritti:
- supplì: buoni ma zuppi di olio
- olive ascolane: accettabili
- crocchette: non sapevano di nulla
- zeppoline: di gomma, come il pollo di Fantozzi
- fiori di zucca: salati
Questi i miei personalissimi giudizi, peraltro ampiamente condivisi dai miei commensali (e sì che siamo tutti di bocca buona).
Ma veniamo alle pizze. In prima pagina nel menu viene posto l’accento, così come nel sito, sulla “Pizza D.O.C.” preparata come dal disciplinare del 1997 predisposto dal Comune di Napoli… Ora, a parte la confusione (il disciplinare del 1997 è stato preparato dall’”Associazione Verace Pizza Napoletana” e dalla Seconda Università di Napoli, la pizza DOC non esiste, come ingredienti esistono prodotti DOP e STG, e la pizza napoletanta stessa dovrebbe rientrare a breve tra questi ultimi), a parte questo, dicevo, si possono rispettare tutti i disciplinari che si vuole, ma alla fine il prodotto deve avere un’anima. E ho avuto l’impressione che la pizza di sabato l’anima non ce l’avesse, mi è sembrato di avere di fronte un disco di gomma condito. No, non mi è assolutamente piaciuto e non consiglierei a nessun mio amico di andarci.
Per inciso, ho provato la Pizza DOC con i filetti di pomodoro. Credevo che i filetti di pomodoro fossero i pomodori tipo San Marzano spellati e fatti a strisce, invece sabato ho scoperto che sono i pomodorini tagliati a metà. Non si finisce mai di imparare.
I dolci li abbiamo saltati, nel caso ditemelo voi come sono, mi fiderò.
Per completezza il prezzo è stato molto basso: 16 euro a testa per una birra, mezza porzione di fritto (comunque molto abbondante) e una pizza.
PS: Se andate sul sito, fate attenzione ad alzare il volume delle casse perché hanno associato ad ogni clic sul menu di navigazione un suono esilarante. Credo che nelle intenzioni originarie fosse un rullo di tamburi, ma in realtà sembra più la conseguenza di un’indigestione di fagioli…
Caro Marco, ti lascio un commento che non c’entra nulla, mi chiedevo se conoscevi qualche ristorante a Roma che faccia specialità liguri, ne avevo trovato uno su internet, ma non riesco più a scovarlo.. non è che tu ne hai testato qualcuno???
Ciao, devo dire che in effetti di sabato la pizza non è un granchè, usano come buona parte delle pizzerie napoletane il lievito rapido e se si fa tardi le ultime pizze fanno schifo. Per il resto è la tipica pizza napoletana e si riconosce il sapore dall’odore appena entri. Non so se tu sia o meno napoletano ma dei pomodori san marzano sulla pizza a filetto non è ho mai visto l’ombra a Napoli.
io consiglio di passarci in settimana.
Ciao Vincenzo!
Per quanto riguarda il lievito rapido, sinceramente non saprei, ma a dire il vero le nostre pizze, per quanto non mi siano piaciute, sembravano fatte con lievito di birra classico, assolutamente non con quello chimico.
Per quanto riguarda la pizza in sè: no, non sono napoletano e il pomodoro a filetto l’ho letto sul menu. Sul fatto poi che il tipo pomodoro da usare sulla pizza napoletana fatta secondo il disciplinare 1997 debba essere “San Marzano”, beh! E’ scritto sul disciplinare stesso (che peraltro prevede anche la “margherita extra”, con i pomodorini sopra, ma si tratta di pomodorini, non di “filetti”, era questo che non mi tornava).
Per il riprovarlo, se lo farò e cambierà il mio parere, allora aggiornerò la recensione, come ho fatto in passato per altri ristoranti.
Ciao Marco…
ti abbiamo assegnato un premio
http://www.youkosoitalia.net/?p=1049
passi da noi
ciao
^_^
Gianluca & Kanako
secondo me ti stai sbagliando alla grande perchè i fritti che fanno da margari’ sono i piu buoni che io abbia mai mangiato e la pizza è ottima! purtroppo sei capitato di sabato,non te l’hanno mai detto che il sabato sera è meglio non andare a mangiare la pizza?! è normale che hai aspettato 45 minuti per mangiare,questo ti dovrebbe far capire il xchè è una pizzeria tanto conosciuta………… e te lo dice una che è di buona forchetta!!!
Ciao Serena,
non posso che fidarmi di te, perché l’esperienza che ho raccontato è stata esattamente quella che abbiamo vissuto.
Quanto al non mangiare la pizza il sabato sera e alla normalità di aspettare 45 minuti, sono circa 32 anni che vivo a Roma, vado relativamente spesso a mangiar fuori e questi problemi non sono affatto la normalità, almeno per la mia esperienza.
Certo, ci sono i locali in cui si aspetta fuori, e molto. Ma quelli che ti fanno aspettare così tanto una volta seduti dimostrano a mio parere una disattenzione nei confronti del cliente che reputo quanto meno discutibile.
Detto questo, la possibilità che siamo capitati in una “serata no” e o che siamo stati sfortunati per essere stati serviti così in ritardo c’è sempre, e i vostri commenti aiuteranno i prossimi visitatori a scegliere consapevolmente.
A presto!
Marco
ti consiglio di andarci durante la settimana e fidati che ti ricrederai! io sono cliente della pizzeria,ci vado almeno 2 volte a settimana e mi sono trovata sempre bene! a presto!
Va bene,
allora facciamo così: io ci torno in mezzo alla settimana. Se mi piacerà modificherò (come faccio sempre) la recensione, ma se non mi convicerà ti chiederò ufficialmente i danni!!! :-):-):-)
Ho provato diverse volte Margari’ e concordo che durante il fine settimana ti arronzano un po’.
Da napoletano però devo ammettere che la pizza è molto buona e anche i fritti sono ottimi (ripeto in mezzo alla settimana).
Sui filetti di San Marzano non so che dire, a Napoli non li ho mai visti sulla pizza.
Concordo pienamente con serena,io il sabato se posso evito di andare a mangiare fuori,sia pizzerie che trattorie.Ci sono stato una domenica sera (su suggerimento di colleghi di lavoro napoletani!!)e vi dico che la pizza era realmente buona (anche i fritti non mi dispiacevano!).
caro marco,
premettendo che come gli altri non mi trovo affatto d’accordo sulla tua recensione negativa,che comunque sembra essere dovuta ad una serie di sfortunati eventi, ti scrivo però su un altro punto: quando l’hai chiamata “la peggior pizza mangiata a roma nell’ultimo anno”, a quali altre pizze stavi pensando? ti spiego, il mio problema è che, pur essendo romano ed amando la pizza romana, ho cominciato ad andare da margarì dopo l’amara constatazione che per mangiare una pizza decente nella mia città devo rassegnarmi (se mi dice bene) a mangiarla alta e napoletana.
sapresti consigliarmi un altra pizzeria degna di questo nome? magari che faccia le pizze basse? grazie
@krill: che domanda difficile che mi poni! 🙂 Anzi, è una domanda tanto semplice quanto è opinabile la risposta. E allora ti rispondo con le mie preferenze di questi ultimi tempi: in primis Sforno (pizza medio-alta), in secundis Giacomelli (romana sottile sottile) e in tertiis Antica Schiacciata Romana (che non è una pizza, ma vabbè!)
Peccato..magari serata sfortunata, come ti hanno ribadito in molti!
Sui fritti mi trovi d’accordo.Prova la bruschetta alle melanzane!
La pizza la trovo veramente buona! Vegetariana gustosissima.Tra i dolci : la caprese, un classico.
Complimenti per il sito, presto aggiunto tra i miei preferiti!:)
io ci sono andato in una serata confusionale.. premettendo che sono dell’idea che a volte bisognerebbe non correre appresso ai numeri bensi’ al rispetto di chi si siede… quindi vien da se che se un locale puo’ servire in modo decente 80 commensali, dovrebbe avere il buon senso di non accettarne altri.. per i seguenti motivi:attese infinite anche per le bevande,ser.vizio scadente,antipasti soprattutto fritti di pessima qualita’ nonche’ per la maggiore surgelati.. e nn venitemi a dire il contrario. ritornando alla mia unica esperienza in quel locale che continua a far mangiare nella mediocrita’ piu’ scarsa.. tanto hanno sempre gente..(che prima o poi finira’)la cosa che mi sento di dire non è tanto riguardo l’ambiente o l’attesa ma in particolare vorrei far notare a tutti i presunti buongustai o buone forchette come amano definirsi, che non si puo’ dire che si mangia bene.. continua
dicevo nn si puo’ dire di aver ben mangiato in una pizzeria che usa funghi champignon in salamoia, quindi gia’ tagliati in BARATTOLO. alla richiesta esplicita da parte mia nei confronti di un cameriere: ma il prosciutto cotto è di qualita’ o usate la spalla da 2e al kg x fare i tramezzini? il cameriere risp:lascia stare..rimanendo allibito sono giunto alla conclusione che una pizza nn puo’ essere bagnata malcotta e che al taglio ti si accartoccia tra il coltello e la forchetta. se volete qualche indirizzo per mangiare bene la pizza nn esitate nel contattarmi.Patrizio
io al margarì ci vado spesso e ci torno sempre con molto piacere per l’ambiente (che fa molto per un posto dove passare del tempo a mangiare) e per la pizza che la trovo semplicemente ottima. la doc è la mia preferita ma la salciccia e friarelli è un’esperienza che almeno una volta nella vita va fatta, come il supplì del resto che trovo buonissimo e che ho mangiato solo in una rosticceria del mio quartiere natale che ora ha chiuso, quindi mi rimane solo il margarì. andateci.
ps. è chiaro che il sabato quando fai il pienone i pizzaioli e i camerieri vanno in affanno e ne risente la qualità del servizio e della cottura della pizza. ma durante la settimana è chiaramente meglio
A chi piace la vera pizza napoletana (cioè quella con la pasta alta e morbida) consiglio vivamente una gita ad Anguillara (sul Lago di Bracciano) per mangiare da “Boricella”.
A mio giudizio è, con distacco, la migliore pizza napoletana della provincia di Roma.
Nel weekend è necessario prenotare con almeno un giorno di anticipo.
Fatemi sapere che ne pensate….
ciao a tutti….abitando a 100metri da questa pizzeria e conoscendola molto bene posso dire che la pizza è sufficente,ma non sono daccordo sul giudizio dei fritti e sui tempi d’attesa….i supplì sono quanto di meglio si possa trovare oggi a roma,l’attesa per i fritti è di 10 minuti,mentre per la pizza 20 minuti,poi mio padre mi diceva sempre che quando un ristorante è buono lo si vede dall’afflusso di gente che ci và..e da margarì è sempre pieno.