Attenzione, i proprietari dell’Osteria del 10-20-30 ci hanno segnalato che quest’ultima non ha cambiato gestione e che non conoscono affatto l’Osteria della Forchetta!
Della recensione a seguire prendete quindi per buona solo la descrizione!
Come già anticipato su questo blog, i precedenti gestori dell’Osteria del Dieci Venti Trenta hanno aperto questo locale, sempre in zona Clodio-Trionfale.
Dell’esperienza del vecchio locale si trova traccia nell’arredamento (anche qui pareti e tovaglie gialline, foto della Roma che fu), semplice ma elegante (ci sono meno coperti, circa 30), e nel menu.
E’ rimasta intatta infatti la voglia di mettere assieme i piatti popolari della cucina romana e italiana con delle proposte più originali e complesse. E quindi fra gli antipasti abbiamo le immancabili alici fritte (sempre poco unte e molto buone), il filetto di baccalà o il crostino al lardo di Colonnata, ma anche il polpo alla Luciana, il radicchio trevigiano alla brace con formaggio fuso e alice, il carpaccio di zucchine o il tortino di verdure.
Fra i primi provati, molto buoni i paccheri broccoli e vongole, ma anche la cacio e pepe con i carciofi (croccanti) ha decisamente il suo perché.
Volendo lasciare spazio per il dessert ho evitato di cimentarmi con le invitanti tagliate che vedevo passare, ma l’assaggio del bollito servito con salse fatte in casa mi ha fatto ripromettere di “cambiare strategia” per la prossima visita.
Dolce: confermatissima la torta al cioccolato amaro con panna e cioccolato fuso, decisamente il dessert più riuscito. Buoni anche i semifreddi allo zabaione e al caffè, variamente conditi.
Una cosa da sottolineare è la presenza di un ampio menu del giorno, comparabile, per numero di proposte, a quello ufficiale su carta. Il servizio è sempre seguito dal proprietario, molto gentile e disponibile a descrivere con dovizia di particolari le pietanze ed i migliori abbinamenti con i vini.
Unica nota un po’ stonata: l’acqua naturalizzata e gassata in casa, che personalmente apprezzo meno di quella in bottiglia.
Prezzo: 2 antipasti, 1 primo, 1 secondo, 2 dessert e 2 calici di vino (sangiovese giovane del 2008) valgono 68 euro. Non poco.
Giudizio finale: posto carino, elegante ma non pretenzioso, ben frequentato, ideale per una cena a 2.
Cibo indubbiamente di qualità. Servizio gentile e attento. Tutto ciò si fa pagare.
Informazioni pratiche: il locale è piccolo e si riempie molto facilmente, conviene prenotare. Il parcheggio è difficile ma non così impossibile come da altre parti, altro punto a favore.
Secondo me, un posto da provare.
cena per l’anniversario con la mia ragazza, tutto ok cucina ottima buon vino serata romantica e poi purtroppo la legnata finale. troppo caro e proprietario poco cordiale!
Anche io ho avuto la stessa esperienza, ma devo dire che non sono poi stata molto contenta delle pietanze mangiate. Ero andata li perchè avevo capito che erano i gestori dell’osteria dieciventitrenta di Via Muggia ma…. poi ho scoperto che non era vero. Essendo una cliente abituale ho voluto salutare la cuoca e…. scopro che non era Eliana !!! e che il gestore non era affatto quello dell’osteria 102030 !!!
molto carino, si mangia bene, prezzi nella media, elegante il servizio, dicemmbre 2012, da tornarci spesso