Ebbene sì, che bello!
Le rivelazioni del web 2007
Venghino, Siori, Venghino!
Nuntio vobis gaudium magnum: SecondoMe.com è stato scelto da Yahoo! Italia tra i cinque finalisti del concorso Le rivelazioni del web 2007, nella categoria Cucina.
Non sto neppure a raccontarvi che enorme soddisfazione è stata anche solo la nomination, dopo tanta fatica nell’ottimizzare, nell’immaginare e nel capire ciò che è utile e ciò che è inutile. E il bello è che rimane ancora tantissimo da fare, le idee sono molte anche se il tempo per realizzarle purtroppo è quello che è.
Ed ora?
Ed ora VOTATE, VOTATE, VOTATE!
Quello che è sicuro è che, a prescindere dal risultato, oggi inizia il lavoro per “Le promesse del web 2008”, per “Le conferme del web 2009” e per “Le affermazioni del web 2010”. Per la conquista del mondo, ci attrezzeremo più avanti.
Antica Birreria Peroni
Inizio la recensione con lo spiegarvi che l’Antica Birreria Peroni, al centro del centro di Roma, a due passi da piazza Venezia, non è solo un’ottima birreria, ma anche un’ottima trattoria. E non è solo un’ottima trattoria, perché è anche una sorta di istituzione gastronomica romana…
Ma cominciamo da dove si deve, ossia dall’inizio:
Stra-conosciuta a Roma e stra-frequentata oramai da moltissimi anni, la prima cosa da valutare se volete mangiare all’Antica Birreria Peroni è il giorno e l’ora: dal mercoledì al sabato, dalle 21 in poi è praticamente sicuro trovare una folla in attesa del proprio posto, e quindi occorre portare in conto di pazientare da una mezz’oretta (il mercoledì) a molto, molto più a lungo, anche in funzione del vostro numero (mi è capitato di essere una decina di persone di sabato e di aspettare più di un’ora).
E non pensiate di risolvere prenotando, perché il massimo che si può ottenere non è avere un tavolo riservato ma essere messi un po’ più in alto nella lista.
Il lunedì e il martedì, invece, la situazione di solito è molto più tranquilla.
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Miraggio Club
Il nome e l’insegna sembrano più adatti ad una località marina piuttosto che al cuore di Trastevere. Ed in effetti il “Miraggio Club” è un hotel con stabilimento e ristorante sulla spiaggia del litorale di Fregene. Ma gli stessi proprietari hanno anche aperto questo ristorante-trattoria in via della Lungara, di fronte all’Accademia dei Lincei.
Inizio con il dire che è uno dei miei ristoranti preferiti, per tanti motivi.
Per la posizione, strategica, in una zona in cui spesso rischi di incappare in locali banalmente turistici.
Per l’atmosfera, un po’ “vecchia Roma”, un po’ retrò, sebbene poi il personale e la clientela siano piuttosto giovani.
E soprattutto, per la cucina, decisamente improntata alla tradizione romanesca: Continue reading “Miraggio Club”
L’oroscopo di Rob Brezsny
Bilancia (23 settembre – 22 ottobre)
Grazie a Pm10 ho riscoperto l’oroscopo di Rob Brezsny, che leggevo sempre quando ero abbonato ad Internazionale. Lo consiglio caldamente a tutti come medicina automotivazionale. Enjoy!
PS: ora vado a comprare lo specchio…
Terry Pratchett – l’Alzheimer arriva a Discworld
Ho appena, scoperto, con una settimana esatta di ritardo, che a Terry Pratchett è stata diagnosticata una forma rara di Alzheimer precoce. Lo ha comunicato lui stesso con un annuncio sul sito di Paul Kidby, che potete trovare tradotto su Fantasy Magazine. Come vedrete, il post, pur nella sua drammaticità, trasuda di quell’umorismo che permea e sostanzia tutti i suoi libri.Per chi non lo conoscesse, Terry Pratchett è l’autore di una serie pressoché infinita di romanzi fantasy umoristici (quasi 40) ambientati nel Mondo Disco (Discworld), oltre che della deliziosa trilogia del Piccolo Popolo. “Fantasy umoristica” è tuttavia un’etichetta estremamente limitante per definire il profluvio di creatività, comicità e cultura dalle quali si viene travolti leggendo anche solo un suo libro. Provate il primo, “Il colore della magia”, e vedrete che è difficile, molto difficile smettere.Qui in Italia non è mai riuscito a sfondare, benché la TEA e la Salani ormai da anni, piano piano, stiano pubblicando molti titoli. Sono molto dispiaciuto, benché, come dice Pratchett stesso in un commento del 12 dicembre, il giorno successivo all’annuncio: “Can I remind everybody that I still aten’t dead, even today”.
E quindi metto fine a questo precoce e inopportuno coccodrillo.
(foto di Robin Mathews tratta dal sito http://www.terrypratchettbooks.com/terry/)
Hasekura
Questo ristorante gestito da una coppia italo(lei)-giapponese(lui), quest’ ultimo con un ottimo curriculum da chef, si trova nel cuore della capitale, nel quartiere Monti.
Il locale ha delle dimensioni veramente ridotte e chi lo approccia per la prima volta “esteticamente” non capisce che di Giapponese tradizionale si tratta. I puristi dell’occhio storceranno il naso per lo spazio stretto e l’arredamento semplice, ma sedetevi ed andate oltre a saggiare la cucina.
Questo ristorante ha un eccellente grado di qualità per le zuppe di Miso, tofu, ecc che raramente troverete nella capitale; eccellenti anche gli antipasti tradizionali: assente il sapore di dado, assente l’abbondanza di sale, assente il forte sapore di aceto. La parte del pesce è ottima nella pulizia, taglio, freschezza e soprattutto tipologia; il riso è sublime nella consistenza, grandezza, freschezza e cottura.
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La mia PiùCena… E chi se la dimentica?
Che dire?
Oramai della PiùCena hanno parlato in molti, quasi tutti. Anche io, nella mia recensione sul ristorante.
Quello che vorrei fare ora è riservarmi è un piccolo spazio per ringraziare tutti i commensali e per farvi sapere quello che mi ricorderò della PiùCena (oltre all’ansia che non liberassero per tempo i tavoli, che piovesse mentre aspettavamo, che il cibo fosse oltremodo disgustoso, che la sistemazione fosse troppo scomoda, che ci maltrattassero e che ci facessero pagare un conto mostruoso… in effetti non ero molto rilassato…).
Ma dicevo: Cosa mi ricorderò della PiùCena? Facile:
- l’allegra esuberanza di Gattonero
- i suggerimenti sulle pizzerie a Napoli di …Lord Zarcon (hai visto? Ci sono i tre puntini!)
- il carisma magnetico di Samuele Silva
- il contagioso buonumore di Stefigno
- il genio organizzativo di SenzaStile (nonché la sua abilità a trangugiare superalcolici per aperitivo)
- la sensazione di conoscere Gianluca e Kanako da molto tempo anche se era la prima volta che li incontravo
- la naturale affabilità di Estroversa
- la piacevole loquacità di Pastamista
- la chiacchiere a tavola con Stregatta
- l’istintiva simpatia di Maxime
- gli otto-minuti-otto di smadonnamenti di Leo Sorge. Esilarante.
- il feeling spontaneo con Gian Luca e Daniela
Ed ora? Chi si ferma è perduto: vai con la prossima BlogBeer!
T-Bone Station
C’è che quando mio padre si fissa con un posto, succede che ti porta sempre lì…
Non so come, non so quando, ha provato la T-Bone Station per la prima volta, fatto sta che ormai è meta fissa quando decide di offrire il pranzo domenicale.
E tutto sommato, non ci si può davvero lamentare.
A Roma ce ne sono 4 di questi ristoranti, a Trastevere vicino piazza Trilussa, a via Crispi (traversa del Tritone), a via Flaminia, altezza corso Francia e a Casal Palocco. I locali sono abbastanza diversi fra loro, come stile e dimensioni (unica cosa in comune la difficoltà a parcheggiare): tavoloni in legno, panche e stile “western” a via Crispi, più “fighetto” a Trastevere e via Flaminia (mai stato a Casal Palocco). I menu invece sono identici, come ci si aspetta in catene di questo tipo.
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Tatà
…E arrivò la recensione!
La serata è stata stupenda: alla fine eravamo oltre 60 persone, abbiamo occupato quasi metà dei posti disponibili e l’atmosfera è stata assolutamente conviviale, divertente e allegra.
Confermo quanto detto nelle prime osservazioni su questa pizzeria-ristorante (praticamente l’unica degna di questo nome nei pressi del Palazzo dei Congressi all’EUR) sia quanto riguarda l’ambiente, con un allestimento molto curato, sia per quanto riguarda la qualità dei piatti, discreta, accettabile.
Per il resto c’è un chiaro molto chiaro ed uno scuro abbastanza scuro.
Il chiaro: gestire oltre 60 persone in un ristorante non è semplice. Anzi. Ho visto locali creare molti più problemi per molte meno persone. E invece da Tatà siamo stati trattati superbamente, con una professionalità eccezionale.
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