Dovendo riassumere all’estremo cosa penso di questa pizzeria-ristorante nel bel mezzo di Borgo vi direi che è un bel locale dove si mangia bene e non si spende molto, e di questi tempi è un gran che dire.
Colpi di fioretto
Dopo le prime stoccate, limitate al “Valium”, Beppe Grillo , per replicare allo spumeggiante calembour del Presidente del Consiglio (“Sono sveglio come un grillo”), ha incalzato con uno sferzante “Alzheimer”.
Questa ondata di civiltà ci voleva proprio, ma forse il PoliComico doveva essere più incisivo. Che so, poteva provare con “mongoflettico” o con “spastico”… Accontentiamoci.
Nel frattempo, ci si interroga su quali saranno le prossime battaglie che verranno condotte. Si è indecisi tra l’istituzione di un bollino di purezza della razza per i votanti e l’erezione di un monumento al popolo sovrano al centro di ogni capoluogo. Mongospastici permettendo.
PS: Riusciremo a risollevarci dallo squallido sudiciume culturale in cui stiamo annaspando?
Fusillipo
Da un paio di mesi, Fusillipo ha chiuso.
Via Aurelia 350
Roma
06-6621894
http://www.fusillipo.it
info@fusillipo.it
Giorno di chiusura: –
Fusillipo è un piccolo ristorante-pizzeria all’inizio di Via Aurelia, vicino alla chiesetta di Madonna del Riposo. Era un po’ di tempo che volevo provarlo, ma mi sono deciso solo qualche giorno fa. Logisticamente non è il massimo, perché in quel punto l’Aurelia è ad un solo senso di marcia (sull’altro c’è una corsia preferenziale) e perché c’è pochissimo spazio per parcheggiare. E tuttavia è un locale molto attraente, Continue reading “Fusillipo”
Li scalini de Marisa
I Scalini (questo è il nome con cui lo conoscevo prima di leggere la ricevuta) è una delle trattorie storiche di Garbatella, il quartiere che i sussurri della città dicono diventerà il Testaccio del prossimo decennio. Di sicuro con Testaccio un cosa in comune ce l’ha: la sistematica carenza di parcheggio. E’ questo infatti il secondo problema da affrontare se si vuole mangiare da I Scalini. I più arguti di voi si staranno chiedendo qual è il primo problema (mentre i più insicuri e distratti si saranno riletti l’inizio, credendo di averlo saltato 😀 ). Continue reading “Li scalini de Marisa”
La Danesina
Ieri sera a me e Paola è venuta voglia di provare un nuovo ristorante. Abbiamo fatto male.
L’errore principale è stato cercare un ristorante aperto tra quelli di cui abbiamo sentito parlare ultimamente in una splendida Roma tipicamente ferragostana, semideserta. L’impresa è chiaramente fallita, poiché l’altro lato della medaglia del depopolamento è la chiusura dei locali. Ci siamo perciò trovati nella spiacevole condizione di doverci inventare un posto dove mangiare in una città abitata quasi esclusivamente da turisti, con l’ovvio rischio di finire preda di ristoratori senza scrupoli che propinano i famigerati “menu turistici”…
Fatta questa premessa, posso dire che ci è andata bene! Abbiamo infatti scelto, dopo aver peregrinato, l’osteria “La Danesina”, in pieno centro, in via del Governo Vecchio.
Continue reading “La Danesina”
Ho fatto una papera…
Ok, non voglio che questo diventi un foodblog, ma tant’è, in questo periodo sto cucinando un po’ di più, ed eccomi a presentarvi tutte le fasi della preparazione della mia prima Torta Papera!
Si tratta essenzialmente di due zuccotti decorati, composti di strati di savoiardi inzuppati in una bagna per dolci (1/4 alchemrmes – 3/4 acqua), intervallati da crema pasticcera alle nocciole. La copertura è di pan di spagna sbriciolato (preparato due giorni prima, perché fosse ben esiccato), zampe, becco e occhi sono in marzapane, mentre l’erba è farina di cocco colorata. I coloranti alimentari che ho usato sono quelli in gel della Decora, finora di gran lunga i migliori tra quelli che ho provato.Per la ricetta, ho fatto un mix di quelle indicate su:
- kucinare e nennaki, dai quali ho preso le ispirazioni per i restanti dettagli
- forum di cookaround, dal quale ho preso, tra l’altro, l’idea di aggiungere la crema di nocciole alla crema pasticcera (le proporzioni, inventate da me, sono state di quattro-cinque cucchiai per un litro e mezzo di crema)
- rosacremona, dalla quale ho preso la ricetta per la crema pasticcera
Insalata di merluzzo alla salvia con riso nero
Questa sera ero solo a cena. Wonderpaolastra è a Bologna a giocare con la nostra nipotina ed io, tanto per non cucinarmi la solita pasta, ho deciso di sbizzarrirmi. Ne è venuta fuori questa ricetta, che forse non è da gourmet, ma per l’estate è l’ideale: sana e con pochi grassi.
Ingredienti per una persona (ve l’ho detto che ero solo, no?):
100 g di filetti di merluzzo
80 g di riso Venere
Due fettine di cipolla
Salvia
1 Pomodorino
Olio
Sale
In una pentola, versare il riso, 250 g di acqua, le due fettine di cipolla spezzettate e un filo d’olio.
Porre la pentola sul fuoco moderato e lasciare andare fino a che non si consuma tutta l’acqua (20 minuti circa).
Nel frattempo, porre in un recipiente il filetto di merluzzo, cospargerlo di salvia e di un filo d’olio. Cuocere il tutto per 4 minuti a 650 watt nel microonde. In alternativa, lessarlo e quindi condirlo con salvia e olio. Lasciare raffreddare.
Nel frattempo, sarà pronto il riso: versatelo su un piatto, sgranatelo con una forchetta e lasciatelo raffreddare.
Quando sarà tutto tiepido/freddo, procedere alla composizione, usando il pomodorino diviso in 6 come elemento di gusto e di ornamento. Se gradito, si può aggiungere ancora dell’olio a crudo.
Gustare.
PS: Vi starete chiedendo: “Ma a che diamine servono i crostini, che ci azzeccano con il riso?” E io vi risponderò: “Provate voi ad avere 55 quadrotti di pancarré da consumare prma che vengano convocati da Sua Eccellenza la Muffa e poi mi dite se non iniziate ad usarli pure come fermaporte o come segnalibro!
Benvenuta, piccola Emma!!!
Napul’è
“Scusi, cameriere, nel conto ci sono 8 euro di ‘pane’, 2 euro a persona, ma noi il pane non l’abbiamo chiesto e non ci è stato neppure portato, neanche un pezzetto”.
“Sì, guardi, in effetti purtroppo molti locali sul conto scrivono ancora ‘pane e coperto’, alcune scrivono ‘coperto’. Sulle nostre ricevute c’è scritto ‘pane’, ma quello è il servizio”.
Sguardi perplessi tra di noi, Continue reading “Napul’è”
Grazie, Repubblica.it, Grazie!
Ma dico io! Lo conoscono l’uso degli spoiler warning?
Stamattina Repubblica.it ha avuto la bella idea di mettere in prima pagina il finale di Harry Potter. Questo sì che è giornalismo!
E già, perché tanto uno è dieci anni che legge la saga, solo per aspettare che l’intrepido cronista, il giorno dell’uscita dell’ultimo libro, faccia il suo scoop, neanche si parlasse dell’Erede al trono d’Inghilterra.
Che grande reportage! Che coraggio!
Ma soprattutto, che grande idea, quella della prima pagina! Scrivendolo nell’articolo, magari il finale l’avrebbe letto solo chi sceglieva di farlo, mentre così si è potuto schiaffare in faccia il finale anche a chi non lo voleva sapere e voleva mantenere il gusto della scoperta.
Grazie, Repubblica.it, grazie!