Sempre in scia alla linea salutista che cerchiamo di tenere da quando siamo tornati da New York, ecco la cena di qualche sera fa.
In un unico piatto tre mini-ricette molto veloci, che hanno riempito le panze e ci hanno lasciato la coscienza pulita.
Più per mio promemoria che per altro, eccole qui:
Spinaci-saltati-tipo-quelli-che-ho-preso-da-Palatium-e-non-ho-capito-perché-non-li-ho-mai-fatti-prima
Sabato scorso ho portato Paola da Palatium, e ad accompagnare i saltimbocca alla romana (da provare!) c’erano degli “spinaci croccanti”. Sembravano solo saltati in padella con l’olio, ma erano squisiti, deliziosi.
Detto-fatto, ecco la ricetta che ho provato oramai più volte:
Ingredienti (per due persone)
- 500 g di spinaci freschi
- olio
- sale
Lavare e asciugare gli spinaci (se non si ha tempo, vanno benissimo anche le buste di quarta gamma, con gli spinaci già lavati e pronti da mangiare).
In una padella capiente (perché all’inizio il volume è enorme) versare un filo d’olio e riscaldare. Poi, versare gli spinaci e cuocere per circa 10 minuti, girando di tanto in tanto con una paletta di legno. Sul finire della cottura, salare a piacere. Se non si è a dieta, per l’olio vale il concetto: “più ce ne metti, più buono viene il piatto”.
Patate-al-crisp-alla-come-me-le-ha-dette-mia-madre-ma-io-poi-ho-cambiato-un-po’-la-ricetta-e-sono-venute-meglio
Qui siamo a una ricetta da corso avanzato di microonde.
Ingredienti
- 300 g di patate piccole
- un forno a microonde con la funzione crisp
Lavate le patate, asciugatele, bucatele con una forchetta e mettetele a cuocere al crisp, preriscaldato 3 minuti, per circa 10 minuti. E’ una preparazione analoga a quella delle baked potato al microonde, salvo il fatto che il crisp tende ad arrostire, e l’usare patate piccole rende il processo molto più breve. Si mangiano aprendole e aggiungendo sale o formaggi, possibilmente leggeri.
Latticini-vari-di-cui-uno-con-un-nome-strano
Questa parte la metto solo per completare la descrizione del piatto in foto. Abbiamo infatti affiancato a patate e spinaci 200 grammi a testa di ricotta di bufala e un paio di fette di caciotta stracchinata. Ora, confesso la mia ignoranza, la caciotta stracchinata proprio non la conoscevo, ma è stata una piacevole sorpresa. Come dice il nome è a metà tra una caciotta, di cui ha la forma e lo stracchino, da cui eredita il gusto acidulo. La consistenza è densa, al limite dello spalmabile. Si sposa divinamente con le patate di cui sopra.
Bava-alla-bocca.